Intervista a Teresa Alaimo, volontaria siciliana per i randagi
“La conoscenza di Teresa Alaimo mi ha commosso e mi ha fatto conoscere queste splendide creature che sono i volontari da strada, che, nei dintorni di Palermo e di altre città della Sicilia, si prendono cura dei cani abbandonati per strada” by Roberto
Un fenomeno che colpisce le zone limitrofe della città di Palermo, come nel caso di altre città, è la presenza di cani randagi, abbandonati e spesso nemmeno sterilizzati. E’ di loro che si occupano i volontari da strada, di cui Teresa è una coordinatrice.
Come si possono aiutare i volontari da strada?
I volontari da strada hanno bisogno di cibo. Io, per esempio, ho 4 cani in pensione e pago mensilmente e puntualmente 400 euro che pago di tasca mia. Molti dei volontari, che lo fanno per passione, non riescono neanche a pagare l’affitto ma hanno 7 cani. Sarebbe importante poterli aiutare con i veterinari, cibo, cucce.
I cani che ho recuperato io li ho recuperati perché stranamente loro si sono trovati nel mio cammino, non sono io che me li vado a cercare, sono loro che vengono da me e li trovo in condizioni pessime, magari sono stati usati per dei combattimenti e quindi significa recuperare un cane che è già aggressivo di per sé. Altri casi frequenti sono quelli di abbandono di cagnoline fattrici che per qualche problematica non sono più adatte a questo e quindi vengono lasciate per strada. In questo caso è essenziale fare campagne di sensibilizzazione verso la sterilizzazione. Sterilizzando abbiamo meno randagi, meno cuccioli e meno abbandoni.
Sarebbe importante anche poter avere accordi con veterinari che facessero un prezzo particolare, più accessibile, per chi si prende cura di questi cani abbandonati.
Altra cosa importante è cibo: alcuni non ce la fanno a cibare gli animali perché magari ne hanno 15 o 20. C’è una donna, per esempio, si chiama Francesca e suo cognato è veramente in gravi condizioni: ha più di 150 cani e non riesce a sfamarli, tra le altre cose non ha neanche acqua e luce e nessuno la aiuta. Poi c’è un’altra donna che ha 60 cani. Ed il problema è che se i cani recuperati non vengono messi in adozione restano tutti lì e dopo subentrano problemi igienico sanitari. Per questo è davvero molto importante intervenire col dare visibilità e sostegno perché queste situazioni vengano risolte, dando la possibilità di aiutare con dignità i cani e coloro che con amore, e non per lucrare, si prendono cura di loro.